domenica 5 gennaio 2014

Il cercatore d'oro - Jeff Buckley e Damian Marley

Secondo un' usanza molto in voga, ripresa poi fedelmente nei paesi balcanici e d' influenza russa, nell' antica Grecia i figli venivano soprannominati a seconda del nome del padre. Cosi' nacquero i cosiddetti '' patronimici '' come per esempio '' Pelide '' in riferimento ad Achille( Egli era figlio di Peleo ) oppure '' Atride '' per quanto riguarda Agamennone e Menelao ( I quali erano figli di Atreo ). Ovviamente i suddetti figli dovevano almeno eguagliare la fama ottenuta dal proprio genitore per essere meritevoli di tale investitura. 
Secondo questo ragionamento, supponendo che si amino i classici( Ed e' il mio caso), dovrei chiamare Damian Marley e Jeff Buckley rispettivamente Marlide e Bucklide( Tanto per inventarci dei nomi).

 Infatti, essendo vere e proprie eccezioni che confermano la norma non - scritta secondo il quale un figlio non puo' mai avvicinarsi alla grandezza del padre e nel caso ci riesca sia un raccomandato, questi due fenomeni della musica '' moderna '' sono figli di due artisti ugualmente grandi: Tim Buckley e Robert Nesta Marley( In arte Bob). Partiamo dalla coppia statunitense. Tim Buckley e' un cantautore americano nato nel 1947. Se chiedete a persone come Bob Dylan, Tom Waits, Neil Young e qualche altro '' sbarbatello dell' ultima ora ' della stessa risma quale sia la loro opinione su questo artista, che se n' e' andato a causa di un overdose alla tenera eta' di 28 anni, ma con una carriera gia' piu' che da venerabile maestro della musica grazie a due gioiellini come '' Happy Sad '' del 1968 e '' Starsailor '' del 1970, la loro risposta sarebbe sicuramente un encomio da lacrimoni agli occhi.
Caso strano, prima di trapassare in maniera cosi' triste, Tim Buckley ha messo al mondo una creatura di nome Jeff. Il piccolo figlioletto, che talmente poco ha avuto a che fare con il padre ( Tanto che fino alla morte del padre, il piccolo Jeffrey, '' Scotty '' per gli amici, aveva ancora in adozione il cognome del patrigno) aveva pero' ottenuto in eredita' i geni sacri. Jeff ha sempre avuto poco a che fare con il padre, perche' lo ha conosciuto troppo poco. Dall' alto della sua grande umilta', non ha mai voluto utilizzare il nome del padre per costruirsi una carriera, se non in un' occasione nel quale fece un '' Greetings '' ma piu' che altro per porgere un ultimo saluto ad un padre, del quale la lontananza non gli permise nemmeno di presenziare al funerale. Jeffrey Buckley riusci' pero' in un compito in cui nessuno era riuscito sino ad allora. 
Con l' album Grace del 1994, vera e propria pietra miliare della musica, il ragazzo mostro' di essere un vero e proprio prodigio della musica. Purtroppo questo ragazzo ci ha lasciato presto. Il ragazzo non aveva solamente ereditato la vena artistica dal padre, purtroppo era portatore sano della sfortuna. La sera del 29 Maggio 1997, Jeff Buckley decide di fare un bagno nel '' Wolf River '' nei pressi di Memphis, Tennessee. Si spoglia ed entra in acqua canticchiando, secondo il roadie che era assieme a lui, Whole Lotta Love dei Led Zeppelin. L' esile angelo si immerge nelle acque del fiume. Non tornera' mai piu' su. Una candida anima se ne va in maniera ancora piu' tragica, infatti la sua morte non e' dovuta a droghe ma solo ad una terribile sfortuna. 
Un grande filo conduttore, due grandi anime, padre e figlio, spazzate via dalla fatalita' della vita ma che prendono posto, con tutto il diritto, nell' Empireo musicale, quel maledetto locale il quale Dio non smette di riempire di grandi gruppi a suo perosnale uso e consumo, per allietarsi le giornate in Paradiso. In un altro angolo baciato da Dio sperso nelle Americhe centrali, in Jamaica,( Ne parlero' in un altro articolo) nasce il 6 Febbraio 1945 a Nine Mile un '' piccolo tedesco '' di nome Robert Nesta Marley, figlio di un soldato inglese e di una donna del posto( Tra l' altro stasera, per chi ha Sky, c'e' una serata totalmente dedicata a Bob Marley su Sky Arte, canale 400, con concerti storici e documentari). Bob Marley( Altro personaggio piuttosto meritevole di una vasta gamma di articoli) ha portato alla ribalta la religione - filosofia del Rastafarianesimo e la musica Reggae al quale hanno attinto spudoratamente artisti come Sting, Eric Clapton e moltissimi altri cantanti. Bob Marley prima vera '' rockstar '' del Terzo Mondo muore all' eta' di 36 anni a causa di vari tumori dovuti all' aggravarsi di un melanoma non precedentemente curato. Bob Marley, era pero'( E lo dico col sorriso sulla bocca) un grande amante delle donne e ha lasciato un patrimonio di ben tredici figli. 
Molti di questi hanno fatto fortuna nella musica, grazie alla loro bravura e non per nepotismo ( Cosa che i giamaicani riconoscono a tutti gli effetti). Tra questi pero' ricordiamo soprattutto il penultimo avuto dalla Miss Mondo del 1979, la giamaicana Cindy Breakspeare, ossia Damian '' Junior Gong '( Chiaro il riferimento al soprannome '' Tuff Gong '' del celerissimo padre) Marley. Quando Bob passo' a miglior vita', il piccolo Damian aveva appena due anni. Eppure in lui giace, in maniera piu' evidente, la matrice genetica paterna. Rastafariano convintissimo, Damian Marley grazie ai suoi fratelli, con i quali fondera' tra l' altro i Marley Brothers( Damian, Ziggy, Ky - Many, Stephen, Julian), gruppo che reinterpreta le canzoni del padre, diventa una figura di spicco del Reggae( Raggamuffin che sia).
 Nasce e cresce a Miami, dove e' spirato il padre, e percio' unisce, cosa che e' evidente nella sua musica, le innovazioni dell' hip - hop di South Beach a le sonorita' caraibiche che abbondano nel suo sangue. Diventa famosissimo in tutto il mondo, e riesce a crearsi una notorieta' ed una credibilita', tanto che ormai persino i giornalisti della razza piu' infima non gli fanno piu' domande su suo padre, perche' il ragazzo e' riuscito a diventare Damian Marley e non piu' semplicemente il figlio di Bob. Collabora con grandissimi artisti della scena mondiale e fa un disco capolavoro con Nas di cui vi propongo una delle canzoni piu' belle. 
L' augurio e' che almeno Damian che ormai ha raggiunto i 35 anni, non ci lasci ma continui a portare avanti quel cognome che cosi' tanto ha dato alla musica. Jeff e Damian sono e sono state delle liete eccezioni. Ci hanno fatto cambiare il modo di rivalutare il rapporto padre - figlio in musica, poiche' ambedue sono riusciti a togliersi da quell', anche involuta, ala protettrice paterna e spiccare il volo nell' immenso cielo della musica. Oggi raddoppio: Vi lascio con Road To Zion di Damian Marley in collaborazione con Nas e vi lascio con Grace( E non la solita, ormai scontata, cover di Leonard Cohen: ossia Hallelujah ) di Jeff Buckley.
Jah bless!

MLV

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