sabato 11 gennaio 2014

Emma Marrone - Schiena

Per la serie non c'e' ne una senza due, e anche perche' sono reduce da una tre - giorni senza pubblicare alcun post, oggi raddoppio nuovamente e mi accingo a presentarvi l' ultimo cd di una cantante, la quale viene spesso paragonata o comunque messa, in fretta e furia, nello stesso calderone della Alessandra Amoroso di cui ho parlato ampiamente prima. La cantante in questione e' la anch' essa leccese Emma Marrone vincitrice della nona edizione del prolifico programma televisivo: Amici. La recensione di questo disco e' stata sviluppata con l' ausilio degli stessi criteri ai quali e' stata sottoposta la sua '' collega ''. L' album '' Schiena '' e' il quarto per la Marrone e ha gia' raggiunto il doppio platino dopo neanche un anno dall' uscita. Ma andiamo con ordine.

Amami: Le capacita' interpretative sono nettamente migliori rispetto a quelle di Alessandra. Ritornello scialbo con un testo passabile. Il video e' difettoso sotto ogni aspetto. La gestualita' eccessiva non trasmette alcun tipo di spinta emotiva. Inoltre, considerazione piu' che personale, ritengo '' gonfiate '' le 10 milioni di visualizzazioni ( Chi vuole intendere, intenda). C'e' pero' di positivo che la giovane sa come essere maliziosa e procace al punto giusto. Ultime osservazioni visive: Mi chiedo chi abbia avuto la '' brillante '' idea, ad un certo punto della proiezione, di far scendere delle piume nere dal nulla, piume che stimo siano di piccione( Dal colore )e che sono visibilmente sovrapposte, rendendo la scena alquanto imbarazzante. Il bianco e nero, per finire, e una donna che si tuffa nel grigio immenso non salavano una produzione di bassa caratura. Forse gli ultimi fotogrammi nei quali la cantante appare cruda, provata, struccata e lacrimante potevano essere sfruttati diversamente. Nelle canzoni di Emma e' preponderante la presenza dell' orchestrina, classico elemento da canzonetta neo - melodica, ma, in questo caso specifico, e' il video che affossa. VOTO 4,5

La Mia Felicita': Premetto che Fabrizio Moro e' un artista che mi ha fatto ricredere. Lo reputo uno dei migliori performer, soprattutto in live, in circolazione. Continua l' orchestrina di ectoplasmi. Si sente il Moro che meno mi piace, un Fabrizio votato alla vuotezza del rock all' italiana. Il testo ha spunti interessanti e si sente qua la mano del cantautore laziale. Mi piace come esplode la voce potente della Marrone nei pre - chorus. Ritornello nuovamente sotto la decenza. Testo che riesce a non naufragare. La scelta dell' orchestra abbassa notevolmente l' operato di Moro. Senza di essa avrebbe ottenuto un consenso maggiore. VOTO 6

Dimentico tutto: Nonostante la nullita' cosmica di questo video, mi ritrovo a rimarcare( Essendo anche maschio ) la potenza sessuale di questa ragazza a cui non manca veramente nulla, fisicamente parlando. Per quanto riguarda il video, denoto lo stesso problema del singolo '' Fuoco D' Artificio '' della Amoroso: vestiario scadente e luoghi da carcere... per chi ha pensato di girarvici. Un dolce pianoforte sembra poter regalare qualcosa in piu' e lo stesso discorso vale per l' entrata in scena della chitarra. Il testo osa pretenziosamente e non sono nella posizione per farlo. Qui si tratta di salvare il salvabile. Tentativo azzardato di un '' rappato '' del quale ometto la mia personale impressione, sapendo che non e' il pane quotidiano della cantante. Il video, seppur sia migliore di quello di Amami ( E ci vuole ben poco ), continua a stupire per il suo peggiorare progressivamente. Trapela eccessivamente la( Scusate il termine profano) '' tamarria '' di questa ragazza. Non sicuramente tra le tracce da annoverare di Nesli. Anzi era meglio che non citarlo nemmeno. Rischio la denuncia se si ricorda di averlo scritto. VOTO 4,5

Ma Che Vita Fai: Spiazzante la diversita' con gli altri pezzi. Inizio perlomeno efficace e cupo. Il sogno di redenzione Marleiana si infrange al palesarsi di uno dei ritornelli piu' banali della produzione Camba - Coro. E dire che non era neanche male la prima strofa. Non comprendo il significato di << ...Aiutare il tuo destino...>> ma meglio sorvolare per non impegolarci in bazzecole. Nel complesso, male nonostante le strofe interessanti. Interpretazione che risulta un po' monotona. VOTO 5

Trattengo il fiato: Inizio pregevole al pianoforte. La chitarra prova ogni tanto, seppur in maniera reticente se non riluttante, a svegliare con qualche spunto di blues. Il testo non e' dei migliori. Purtroppo rientra il quartetto ( Non e' possibile....Ah beh si chiara ispirazione classica. Gia'! Ci vedo un po' Haydn! ). E' abbacinante l' assenza di gusto nei produttori di questa musica. La voce tutto sommato si sposa bene all' atmosfera simil - confidenziale, il vero problema e' nei ritornelli che affondano con precisione svizzera tutto quel che di bello viene composto nelle strofe. Bello spunto prima dell' ultimo bridge. Poi pero' il ritornello e gli archi buttano giu' quel piccolo altare che era stato eretto al caro vecchio Dioniso. Come vedete, non e' cosi' difficile. Per l' impegno VOTO 6

123: Accenno di Tango( Da balera ). La voce di Emma sembra poter entrare nel suo, graffiando e convincendo, su un testo che pero' si rivela insensato. Troppi archi ed il tango e' veramente poca roba. Non c'e' nulla che meriti rilievo. 1 2 3 e VOTO 4

In Ogni Angolo Di Me: L' unica canzone nella quale ha partecipato come autrice. Inizio che non e' male. Caratteristica comune a molti suoi brani. Abbastanza riuscito l' effetto palpitante. Le parole scorrono senza tumultuare l' animo e quindi senza ferirlo, condite da un andazzo chitarristico che entra. Ritornello ed archi ritornano a disfare. Stavo quasi per preoccuparmi! Peccato per delle strofe carine . Carina anche la conclusione. VOTO 5,5

L' Amore Non Mi Basta: Video che cerca di essere originale. Esperimento parzialmente fallito. Notevole la pedissequa ispirazione ( Che suonino le trombe: Si parla di plagio, amici!! ) a '' Try '' di Pink. La canzone avrebbe riscontrato, pensandoci, un giudizio diverso fosse stata composta in lingua inglese. Pur sempre una copia, ma non malfatta. In alcuni tratti la sua voce tocca una profonodita' che colpisce, ma il ritornello ci pensa a far tornare tutto sotto la media. La colpa e' del sesquipedale e continuo errore nell' insistere con la puerilita' dell' orchestra. La voce della bionda e' incapace di dare interesse al Chorus. Il video non e' funambolico ma e', a mani basse, il migliore tra quelli che la vedono protagonista. VOTO 6

Se Rinasci: Lei ci prova anche, in fondo, a dare un senso e un colore alle canzoni e sembra spesso sul punto di riuscirci. Il problema e' sempre lo stesso e si pone anche in questo caso, con la comparsa della '' banda '' e di un ritornello che sfocia nel nulla infinito. I ritornelli si ripresentano sempre nella stessa veste e in ogni canzone. Ne si potrebbe fare un grosso collage e buttarli dove so io, ma non mi sembra proprio il caso. Melodia soffice completamente spazzata dalla iniquita' ( Per dirla alla Pulp Fiction o '' Ezechielamente '' ) e dalla potenza, totalmente sprecata, della leccese che non riesce ad aggiungere, ma a sottrarre. Il testo non era cattivo. Carino arabesco a precedere il terzo e scialbo ritornello. VOTO 6 sulla fiducia.

Chimera: Inizio che promette male a causa di accordi scontati. Esperimento elettronico stile Muse da Lidl non a compimento. L' orchestrina continua a demolire a suon di cannonate. Ma neanche a dirlo ormai. Consideratelo sottointeso. Stesso discorso per il ritornello. C'e' anche un certo non so che di Everybody' s Changing
dei Keane eseguita da una banda di ragazzette in gonnella. I testi restano comunque una costante capace di salvare questi esempi di scelleratezza musicale. VOTO 5

Schiena: Poi come per magia arriva questa '' Schiena ''. Il '' pezzaccio '' che non ti aspetti. Inizio con una soffice '' cetra '' e un piano che si mescola alla perfezione e da una sensazione di pace e di immersione nella natura. Molto elegante. La voce entra alla perfezione come anche la, fino a questo momento piatta, interpretazione. La lirica e' piacevole. Il piano ogni tanto colora il tutto con un semplice tocco. Le piccole cose fanno sempre la differenza. Notevole l' incedere degli strumenti congiunti. Il violino non da' l' idea di rovinare. Si sente la dolcezza, la compattezza e l' organicita' del brano grazie, soprattutto, ad un ritmo di batteria che trova nel contesto sonoro il suo habitat naturale. Emma poi prende il giogo '' avverbiando '' seguita da una musica vivida. Testo molto bello. Sicuramente il piu' bello dell' intera produzione di Emma. La melodia ha chiari elementi Battistiani e se vogliamo Virgilliani( Come gia' detto riguardo all' atmosfera bucolica). Una doverosa e azzeccata pausa a 3 e 40 che non stanca. Emma diventa monotona e rischia di far crollare una struttura che pero' stoicamente regge. Infatti il brano, stranamente ben orchestrato, rimane eretto grazie a una giudiziosita' degli strumentisti che permette loro di capire quando far calare il ritmo e rinnovare la tensione. L' inserimento di chitarra elettrica non e' forzato e ci trasporta ad una chiusura dolce e scorrevole come il vento sulla pelle. Una vera e propria gemma della musica moderna. La chicca e' opera di Alessandra Naska', da cui mi aspetto veramente molto. Peccato aver dovuto un disco intero prima di trovarla. VOTO 8

GIUDIZIO FINALE: Spudorata nel suo copiare paro paro Gianna Nannini, Emma si dimostra molto piu' matura di quello che immaginassi. I brani sono ancora molto grezzi, ma se non fosse per il continuo pendere tra gli alti delle strofe e i bassissimi dei ritornelli orchestrali staremmo parlando di un buon cd. Il vero punto di forza e' la convinzione che Emma ha dei margini di miglioramento( Non so prevedere quanto ampi), che nella Amoroso non ci sono. Prodotto di consumo che riesce a meta'. Ma i testi e '' Schiena '' mostrano una maturita' che e' sul punto di compiersi. Si tratta quindi, in ultima analisi di un disco '' penelopenico '', dove la giovane Emma si trova a fare e disfare in continuazione la tela. Sara' il prossimo disco quello giusto per trovare il proverbiale bandolo della matassa?

P.S: Emma, non saranno giornalisti come Luzzato Fegiz o quelli che ti hanno fatto la recensione su Panorama a farti restare nella storia. Sarai tu e le tue scelte. Scegli bene! Spero tu ne sia capace. O no?
VOTO FINALE : 5,5

MLV

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