domenica 12 gennaio 2014

Il cercatore d'oro: David Bowie e Elvis Presley - Parte 1


#recensionimusicali #ilcercatoredoro
PARTE 1:
Due giorni fa, l' 8 Gennaio 2014 era il compleanno di due degli artisti fondamentali della storia della (M)usica: David Bowie e Elvis Presley. Se potessimo riassumere la storia della musica in una sola grande enciclopedia, dovremmo quantomeno riservare una decina di capitoli per descrivere l' opera e l' influenza esercitata da questi due fenomeni, dove per fenomeno intendo sia un aggettivo qualificativo che un avvenimento concernente l' aspetto fisico ( un fenomeno Kantiano) - sociologico della musica.
La certezza e' che questi due innovatori, a loro modo, non hanno dei punti di convergenza l' uno con l' altro, o perlomeno non si riscontrano analogie, se non forzate, tra le loro opere. Uno, Elvis, e' stato il primo cantante globale nella storia della musica, il che e' gia' di per se' strabiliante, tenendo conto del fatto che egli non ha mai fatto concerti al di fuori del continente Americano e che il tubo catodico non era ancora cosi' diffuso su larga scala al tempo della sua esplosione.


 '' The King '' nasce a Tupelo nel Mississippi ( Successivamente si trasferira' a Memphis, Tennessee dove e situata la tomba del suddetto oltre al museo personale; tra l' altro l' importanza di Elvis per quella citta' e' talmente elevata da rendere ignoto qualsiasi altro avvenimento della storia del luogo. Per dire, nei biglietti del treno che portano a Memphis, si puo' trovare sopra scritto: << Memphis, la citta' di Elvis >>. Raro caso in cui una citta', anche grande, e' completamente coperta dalla grande ombra del personaggio a cui e' legata. Sarebbe come dire, d' altronde, che Firenze sia, esclusivamente, la citta' di Dante Alighieri.). Grazie alla sua voce da cantante nero, ma la sua bellezza anglosassone, il giovane Presley raccoglie un successo strepitoso, tanto da essere considerato il padre della musica moderna, lo spartiacque tra il mondo post - guerra e l' eta' moderna. Non c'e' artista al mondo che abbia avuto tanta influenza quanto Elvis. I Beatles l' hanno avuta, anche troppo, in Inghilterra, ma Elvis ha influenzato e continua ad influenzare il mondo intero. Basti pensare a due cose: Immagini, ricostruzioni e video dell' epoca dei Beatles e dell' America dei '50, '60 ci fanno capire che il Rock n Roll e la musica di Elvis erano piu' che diffusissimi e gli '' scarafaggi del beat '' stessi erano grandi ammiratori del '' Re '', poi c'e' anche da aggiungere che, numeri alla mano, Elvis e' il cantante al mondo con piu' imitatori e con piu' fan club intitolati, a distanza di quasi 60 anni dal suo esordio. Muore a Memphis il 16 Agosto 1977 a 42 anni, ormai obeso e devastato dall' uso di psicofarmaci. Muore un cantante talmente grande da mettere il sole in secondo piano. Si dice sia morto nel suo letto mentre riguardava i video e i film che aveva girato quando era all' apice della sua carriera, come a rimembrare un tempo che mai piu' avrebbe vissuto e questo era frustrante per lui, lo e' in genere per le persone che non riescono ad accettare di non essere piu' sulla cima della piramide( Un vero e proprio '' Soccombente '' alla Thomas Bernhard ). Elvis ritorno' sulle scene ma, nonostante un fan base molto ampio, dovette amaramente abdicare in favore del nascente Rock Psichedelico e del Beat. Un piccolo segno dal cielo che ha dato la spinta a tutto. Come un fulmine a ciel sereno, come Galileo mise in moto l' enorme meccanismo cosmico, cosi' Elvis fu il '' motore immobile '' della musica leggera. Fu, indiscutibilmente, la prima vera icona mediatica della storia della musica, la prima rockstar. Parlando di Kant, il primo a spostare l' attenzione dall' oggetto( Che fino ad allora era la musica) al soggetto( Celebrazione dell' individuo per cio' che rappresenta, che ha portato pero' anche a risvolti disastrosi). L' ultimo concerto di Elvis avviene il 26 Giugno del 1977 all' Arena di Indianapolis. Vedere i video di quel concerto mi urto' molto, perche' si poteva vedere quella che era una grande stella, la piu' lucente dell' intero reticolato musicale, completamente derisa dalla gente a causa della sua forma fisica pessima. Il pubblico che lo aveva amato e innalzato a vero e proprio mito, con uguale rapidita' lo affosso e in quel concerto amo' prenderlo in giro per la goffaggine del suo movimento pelvico, ormai innocuo. Elvis Aaron Presley avrebbe 78 anni, io voglio pensare che se fosse ancora vivo sarebbe un arzillo vecchietto con una voce ancora calda e potente. Penso sarebbe dimagrito esponenzialmente e avrebbe continuato a farci sognare con la sua voce in - umana. Non c'e', ma sinceramente quando qualcuno ricorda il compleanno di un' artista che non esiste piu', e' un riconoscimento gia' di per se' alla sua grandezza e a cio' che ha donato al mondo e che ha fatto vivere alle persone( Ovviamente questo non e' l' unico articolo che scrivero' su di lui, preferisco lasciare finestre aperte su tutto).

MLV
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https://www.youtube.com/watch?v=Txh5l7cQXa0

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