sabato 28 dicembre 2013

Il cercatore d'oro - Pink Floyd

Il 29 Novembre alle 2:25 non riesco a dormire, devo studiare inglese per il giorno successivo ma le nozioni non mi entrano. Cerco ancora di aprire le pagine sull'era vittoriana, niente. Entro su facebook per svuotare un po' la testa e trovo un mio compagno in linea, un altro sventurato eroe delle ore piccole. Nemmeno lui studia e allora cominciamo a parlare del piu' e del meno, e finiamo a discutere di musica, di Pink Floyd. Pink Floyd e' uno di quei nomi altisonanti che si usano per fare bella figura e con cui ci si riempe la bocca, o meglio di cui si riempono la bocca milioni di ragazzini pseudo - rockettari i quali conoscono, al massimo, Another brick in the wall e Wish you were here e di cui paradossalmente si riempono la bocca anche gli pseudo - intellettuali, quelli che, travestiti da leoni da tastiera, commentano altezzosamente con frasi del tipo : << Tu non hai mai ascoltato vera musica! Tu non hai ascoltato musica! Tu non hai mai letto! Tu non hai mai letto Schopenahuer, Freud, ecc. >>. Chi ha mai letto Freud? Chi Schopenhauer?
L'avessero letto non sarebbero neanche su facebook, forse. Questo mio amico aveva cominciato, seppur tardivamente, ad ascoltare i Pink Floyd ma non aveva adottato nessun atteggiamento borioso, anzi aveva l' ingenuita' di chi viene ammaliato e stregato dalla bellezza della loro musica e l'ama senza riserve e in maniera totalmente gratuita e genuina. Ad un certo punto mi disse che stava facendo uno spuntino con pizza e nel frattempo stava ascoltando Shine on you crazy diamond. Cosi' mi misi anche io ad ascoltarla, quasi in sincronia. Ed a un certo punto, rimasi folgorato. L'avevo gia' ascoltata milioni di volte ma non avevo mai provato sensazioni simili. La musica mi ha cullato e catapultato in un mondo trascendente, un mondo di poesia audio - visiva( Per chi vuole farsi un' idea: guardare Vita di pi di Ang Lee). Cosi' dopo essere ritornato in me e aver realizzato gli ho detto: <>. Poi, come un' illuminazione, la conferma celeste manco a farlo apposta: <<... You reached for the secret, too soon....>>. Avevano raggiunto il segreto, troppo presto. La canzone pero' e' dedicata a Syd Barrett. E' lui quello che ha raggiunto il segreto. Cosi', dopo vari botta e risposta e dopo varie disquisizioni sulla fede e la ragione, conclusi: << Immagina, Dante che incontra Dio. Arriva davanti alla grandezza estrema, arriva magari davanti al segreto della vita. Ma una volta colto? O si e' pienamente soddisfatti come L'illuminato Dalai Lama oppure....oppure si perde la ragione e si diventa un' automa come l' uomo del '' Castigo d' orgoglio '' di Baudelaire o come, appunto, Syd Barrett con due enormi buchi neri ( ..Black holes in the sky...) al posto degli occhi, e rimani deluso dal senso della vita.>> Mi sono spinto troppo oltre a parlare di fede e di Dio. Ma mettetevi nei miei panni! Come diavolo potrei descrivere un' ''OPERA'' come Shine on you crazy diamond. E' insensato che io provi anche solo a pensare di scriverci un elaborato. Le mie parole svanirebbero nel nulla, al solo suono di quella musica. Quello che posso dire e' questo: Come il Don Quijote prende significati diversi, a seconda di quando lo si legge, cosi' posso dire di questa canzone. Non sono in vena di classificazioni, ma se il Don Quijote e' stato definito unanimemente( anche a parer mio) il piu' grande libro della storia, beh allora traete voi le conclusioni su questo diamante pazzo che ci ha lasciato artisticamente presto, ma che continua a brillare su se' stesso e lo fara' per l'eternita'.

 MLV

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