sabato 11 gennaio 2014

Alessandra Amoroso - Amore puro

Recentemente ho saputo dell' uscita del nuovo disco di una delle artiste, per cosi' dire, di spicco della scena musicale italiana, o meglio una delle cantanti che va per la maggiore. Non a caso ho usato il termine cantante per non prendermi querele definendo Alessandra Amoroso '' artista '' perche' mi pare che, fino a prova contraria, artista e' colui che crea arte e questo non e' proprio il campo della giovane ragazza vincitrice della edizione 2008 del Talent Show Amici. Le ragioni per le quali ho voluto ascoltare e percio' recensire questo disco sono molteplici: Innanzitutto, la mia curiosita' e il mio( ahime') masochismo estremo.
Poi per non essere accusato di misoginia( Che non si dica che odi le donne). Ma soprattutto perche' sento il bisogno naturale di giudicare un lavoro artistico senza prescindere da un ascolto accurato o perlomeno completo, inoltre, aggiungo, volevo servirmi delle mie stesse orecchie per commentare l' ultimo lavoro di questo cosiddetto '' talento ''. Premesso cio', qui di seguito sono riportate le valutazioni, canzone per canzone, dell' album Amore puro. A seguire considerazioni finali sul prodotto. Avvertenza: il giudizio dei singoli non e' stato scisso dalla qualita' del video che e' anch' essa un parametro fondamentale per l' analisi.

Da Casa Mia: Melodia molto banale con un' intensita' che raggiunge picchi di basso e sfiora, seppur brevemente, il livello medio. Il testo tende al ridicolo ma si ferma al penoso. Quantomeno accettabile l' idea del piano in sottofondo ma non salva il pezzo. VOTO 4,5

Amore Puro: La musica, pur di livello basso, risulta tra le migliori del disco. Lirica carente sotto ogni punto di vista. Frasi come <<...Perche' non possa fotografare le condizioni del mio cuore...>> oppure << Voglio scappare da questa citta' >> ( Non girate un video a Los Angeles se sapete che il testo recita in modo tale, in piu' trovo degradante il demistificare un tema cosi' importante come quello della topofobia che aveva sollevato Unamuno nella sua '' Niebla ''). Solito insipido video artista - centrico, con appunto al centro un' artista inespressiva, se ce n'e'una, nonostante una citta' come sfondo, che era sicuramente sfruttabile in modo diverso. Carina l' idea di un Lil' Wayne cinese( Ma dove diavolo l' hanno trovato quello?). Montaggio di serie B, causa riutilizzo spasmodico degli stessi insulsi fotogrammi. Aspetto che il brillante Tiziano Ferro mi spieghi il nesso logico di <<...Non sopporto i falsi e i traditori e quindi me ne andro'...>>. Il climax( in negativo) pero' lo raggiunge quando sentenzia << L' ultima parola dilla ora e forse un giorno tornero' >>. Mi chiedo cosa serva che io ti dica un' ultima parola... Forse e' meglio che non torni mia cara. Tiziano Ferro vuole convincerci della sua creativita' mettendo la firma su un lavoro pessimo. Vengono inoltre delineati i tratti di un' amore tanto frivolo da far rabbrividire. Insiste con il piano in stile Coldplay, ma non sussiste. In effetti non capisco questo insistere su elementi distruttivi. Nel gran finale ci viene poi presentata una pleonastica contrapposizione tra le persone che l'anno lasciata e quelle che sono rimaste. Complimenti vi siete guadagnati una scossa dal sarcofago di Battisti! VOTO 4

Fuoco D' artificio: Non colgo la differenza con la traccia precedente. Traccia deficitaria supportata, peraltro, da un video insapore e senza vita. Vestiario alquanto discutibile ( Pensavo che almeno la scelta dei costumisti potesse essere nelle vostre corde. Mi sbagliavo.). Scenari della ripresa anonimi ( Non vorrei cadere nel volgare, ma sembra, effettivamente, girato nello scantinato del peggior condominio della cintura periferica Torinese). Temi del brano scadenti oltre l'inverosimile. La rima <<...gigante.....sembravi grande..>> e' da scomunica immediata. Con quale incoscienza viene usato il termine poesia! La presenza di anacoluti( Del tutto involontari) da un quarto di punto in piu' a questa cozzaglia di suoni. VOTO 4,25

Staro' Meglio: Tentativo profanatore di pseudo - Gospel. Sincopato di batteria da fedina penale stracciata. Testo che chiaramente non ha nulla a che vedere col genere e che viene affondato dall' entrata in scena di quei tre please in successione che definirei: mortificanti. Il tappeto musicale genera un' atmosfera interlocutoria( Nel senso che non si capisce alcunche') in una canzone che ritengo perfetta per uno spot pubblicitario dell' Asta Del Mobile o del Mercatone Uno( Da Telecupole insomma, e con tutto il rispetto per Telecupole! ). Il tentativo di dare una scossa all' album viene bloccato sul nascere da una ragazza custode di un' enfasi vocale pari allo zero assoluto( - 273 gradi). La Amoroso consegue nel tentativo, utopico, di rendere deprimente la musica Black. Attenti a permetterla di farle cantare il Britpop. Tu starai meglio. E noi? Ivi decede Tiziano. VOTO 3

Dimenticami Per Sempre: Il titolo promette molto male. In effetti sin da subito, forte e' stato lo stimolo a cambiare immediatamente canzone o a seguire letteralmente le sue istruzioni. Eppure, questo si rivela essere uno dei pochi sprazzi di '' non - buio assoluto '' dell' intero elaborato. Ferro continua nella sua opera di demolizione che ha come vittima gli stessi identici tasti del pianoforte, ormai memori dell' identico maltrattamento ricevuto nelle canzoni precedenti. Ripreso il tema dell' allontanamento dal mondo( Sempre con quella infimita' propria dei giovani d' oggi). Nonostante tutto, qui si parla di Concept Album signore e signori. Il cantante di Latina continua a sfoggiare la sua aberrante mancanza di versatilita' lessicale. In effetti, sara' almeno la terza o quarta volta che ricorre l' uso della parola ferire, nelle sue diverse varianti. Pero' l' ultima frase della prima strofa da un barlume di speranza e risulta essere, fin qui, il meglio finora offerto da questo delirio assoluto del genere umano. Anche il pre - bridge appare interessante ma si conclude con un fiacco << Ci vediamo nei miei sogni. >>. Testo piu' maturo. Adatto, adesso, a un pubblico di sedicenni. Per non essere troppo cinico metto un sei. VOTO 6

Bellezza Incanto E Nostalgia: Accenno ( Scusate l' insulto) ad una specie di flamenco. Almeno interessante. Musica da Gigi D' Alessio dei tempi d' oro. Qui la voce della Amoroso sale in cattedra e confeziona un discreto tentativo di cambio di marcia. Testo che spicca rispetto agli altri. Musica decente, considerato cio' che l' album ci ha riservato fino a questo momento. VOTO 6,25

L' Hai Dedicato A Me: Al miracolo! Il giovine Tiziano ha deciso di cambiare gli accordi! Si percepisce una certa evoluzione rispetto allo squallore emotivo dei primi pezzi, ma il livello resta comunque largamente sotto la media. Ritorno di uno scritto con varie ricadute, anche se non cosi' evidenti. VOTO 5,5

Non Devi Perdermi: Qui prende le redini Biagio Antonacci e mi apsetto percio' la chiave di volta. Si sente uno stacco. Non muta pero' il risultato. Anzi, Biagio riesce ad affondare cio' che rimane di questo esecrabile relitto musicale. Vecchi accordi riaffiorano come brutti fantasmi. Per fortuna nel brano scorgo un <<...Basterebbe una lettura precisa...>>. Non potrei essere piu' d' accordo. Si leggessero piu' libri, ci sarebbe una consapevolezza diversa e sicuramente si valuterebbero le scelte, tipo quella di stampare un obbrobrio del genere, con molto piu' giudizio. Apprezzo questa, assolutamente non - voluta( Ne ho fuorviato il significato a mio piacimento), auto - critica. Accenno di chitarra da ballad Rock il quale e' disastroso, la chitarra sembra difatti plasticosa e piatta. VOTO 4

Non Sara' Un Arrivederci: Torna alla riscossa l' esperimento( Diamogli questo nome se proprio dobbiamo) di musica '' spagnoleggiante ''. Camba e Coro( Autori che mi concedo di definire altalenanti nelle prestazioni) confezionano un vero e proprio '' gioiellino ''. Nonostante l' andazzo sia sempre sulla soglia del catastrofico, da un punto di vista scritturale i due autori abbandonano, come minimo, l' individualismo di Tiziano Ferro e puntano su una sana e conservativa impersonalita' poetica. Stupisce, molto negativamente, che il non - bruttissimo arpeggio iniziale sia stato scalzato cosi' facilmente da un ritornello da denuncia. Sei molto propensa agli addii e agli arrivederci. Non tentarmi. VOTO 4,5

Hell Or High Water: Il titolo promette bene. Gli autori anglofoni danno un tono diverso. L' atmosfera giocosa e il leitmotiv chiaramente ispirato a Let Me Entertain You di Robbie Williams e a Think di( La sua amata!) Aretha Franklin rendono il pezzo interessante. La voce della piccola Alessandra fatica ancora ad uscire ma c'e' molta piu' grinta. Gospel un po' stereotipato ma nel complesso buono. Pezzo migliore dell' intero album, per quello che vale.... VOTO 7

La Vita Che Vorrei: Ritorna il vecchio '' Iron '' e decide di smontare baracca e burattini concedendo la mazzata decisiva al cd. Il testo infatti raggiunge la '' fossa delle Marianne '' dal punto di vista letterario. L' opera si conclude piu' negativamente di quanto mi sarei mai potuto aspettare. Da non ascoltare. VOTO 3

GIUDIZIO FINALE: L'album vive su un continuo desiderio di emozionare attraverso ogni canzone ma il risultato e' pressocche' quello insperato: una melensa cantilena dal primo al' ultimo secondo che allontana, anche il piu' ottimista, al concetto di amore. Mi spiego, se e' questo l'amore che vuole essere descritto allora preferisco odiare con tutto il mio cuore. Maturita' artistica che tarda ad arrivare( Che probabilmente non arrivera'), rispetto ad altri artisti provenienti dallo stesso contesto musicale. Da evidenziare il progresso della cantante leccese che ha finalmente abbandonato, dopo ben cinque raccolte, il suo consueto uso spregiudicato delle tonsille ed e' passata direttamente allo step successivo: ossia un cantato monotono. I testi devastano tutto cio' che di poco c'e': Cercano di essere essenziali, orecchiabili e cantabili ma danno esattamente l' effetto opposto. In questa opera quinta della Amoroso c'e' un chiaro intento recondito tendente all' auto- distruzione, dato che i migliori brani sono al centro e i singoli scelti sono i brani piu' beceri. Tiziano Ferro e' molto sopravvalutato ma non c'e' dubbio sia padre di pezzi di buon livello, qui invece sembra aver rovistato tra le cartacce. Beh non si puo' dargli torto, e' impossibile, d' altronde, affibbiare canzoni di livello ad una cantante con la capacita' espressiva di una biglia da spiaggia. Le canzoni sono cucite attorno a quello che e' lei. Un elemento piu' che superfluo per una musica italiana, che non ha bisogno di altra musica insignificante come questa alla quale ho persino concesso l' ascolto. Forse pretendo troppo, pero' e' lecito aspettarsi tanto da chi, pur immeritatamente, viene definito scelleratamente '' talento '' e impera nelle classifiche dello stivale italico. Largamente evitabile. VOTO FINALE: 4,5

Un malinconico,
MLV

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