venerdì 24 gennaio 2014

Cristopher David Allen - prima parte

PARTE 1:
La musica e la letteratura sono le due arti che preferisco. Amo molto pittura, cinema, poesia, ma Musica e Letteratura sono i due filoni ai quali mi interesso e che ritengo perfettamente complementari. In fondo le arti sono '' semplicemente '' diversi modi di esprimere la realta' o il nostro punto di vista sulla stessa realta'. 
Comunque e' toccante quando due arti vengono a contatto o s' influenzano cosi' apertamente ed e’ proprio dal varco spazio – temporale generato da questo incontro che appare Daevid Allen. Dai tratti biografici finora raccolti, si dice che Christopher David Allen nasce a Melbourne, in Australia, e che sin da giovanissimo viene a contatto con la letteratura 'della '' beat generation '' ed, in particolare, con la prosa di Willam S. Burroughs. 
Fin qui e' un racconto abbastanza normale. Il problema e' che io ho una sorta di chiodo fisso in testa.
Difatti trovo godimento nel momento in cui riesco a scavare a fondo in una questione e trovarvi le vere radici, riuscire, insomma, a ricostruire un collegamento impeccabile, preciso, ad inanellare tutti I pezzi di un puzzle. Ricostruire e' la cosa che piu' mi gratifica e in effetti penso che sia cosi' per molti. 
Per esempio, fui eccitatissimo quando scoprii i collegamenti, seppur evidenti, fra Bob Marley e l' Antico Testamento. Pero' come spesso capita queste cose accadono per caso, le si scopre nel momento in cui non le si cerca, percio' mentre mi stavo dilettando con '' Les Pensees '' di Blaise Pascal trovai questo: ( Estratto da pagina 204, Garzanti ) << Egli deve essere la pietra d' inciampo, di scandalo - Isaia >>, ( Estratto da pagina 205 ) << I costruttori devono rifiutare questa pietra - Salmo 117,22. Dio deve fare di questa la pietra angolare. (...) Che cosi' deve essere respinto, disconosciuto, tradito - Salmo 108, 3. >> e ancora ( Estratto da pagina 206 ) << Non temete che lui, e ne verrete santificati . Ma sara' pietra di scandalo e d' inciampo alle due case d' Israele. Sara' trappola e rovina per i popoli di Gerusalemme. E un gran numero di essi urtera' con questa pietra, vi cadranno, vi spezzeranno, vi saranno presi in trappola e vi periranno. >>. 
Queste frasi che fanno parte delle sue '' Carte Tagliate '' sono dei supporti ad alcuni suoi ragionamenti , prettamente personali, filosofici attraverso I quali il francese voleva dare una spiegazione razionale del perche' essere cristiani. Ma il punto non e' questo. Il fatto e' che, a parte rappresentare in modo fenomenale la natura di Bob Marley, ( Rifiutato da parte della famiglia di suo padre e dei Marley '' bianchi '' )le sentenze descrivono il significato della sua canzone '' Cornerstone ''. 
Per capire meglio, andate ad ascoltarvela e leggetevi la traduzione del testo ( Testo che tra l' altro e' foriero di un acutissimo doppio senso, poiche' riprende questi versi biblici ma nel frattempo gioca sul termine '' costruttore '' a livello teologico, inteso come Dio, e nel senso fisico, inteso come la famiglia dei Marley '' bianchi '' che erano appunto i proprietari di un' impresa edile molto famosa in Jamaica, chi ha visto il documentario ‘’ Marley ‘’ sa esattamente di cosa sto parlando. ) Questo pero' mi e' successo di nuovo. Infatti non ho dato molto risalto alla formazione culturale di Allen. 
Eppure, l' altro giorno cominciai a leggere '' The Nuke Lunch '' (‘’ Il Pasto Nudo ‘’, nome ispirato da una frase detta da Jack Kerouac durante l' ascolto di una delle poesie dello stesso Burroughs ) e ad un certo punto mi venne fuori questo, cito da pagina 112( SUGARco, con la fantastica prefazione della compianta Fernanda Pivano ) << La botola si apre, la corda fischia come un vento sul cavo, il collo schiocca forte e chiaro come un gong cinese >>. Daevid Allen del quale mi accingo, dopo una premessa petulante, a parlare si e' ispirato a questa frase ( Che altro non e' che una metafora di un coito maschile ) per dare il nome a quella che sara' una delle creature piu' assurde e immaginifiche dell' intero panorama musciale: Appunto i Gong.
 Il nostro Daevid Allen e' un '' freak '', appellativo che si potrebbe tradurre con, anche se erroneamente, '' fricchettone '' ( Termine che non rende l' idea della centralita' dell' ironia e dlel' atteggiamento iconoclasta, irriverente e totalmente anticonformista , ma che denota solo una ‘’ vaga ‘’ appartenenza a una qualche sofisticheria hippie) ed e' soprattutto un ragazzo dalla curiosita' e dall' apertura mentale immensa, percio' decide di partire per allargare le sue vedute. Si stacca dalla madre terra Australia e, da vero e proprio vagabondo, approda nel vecchio continente. 
Dopo aver trovato convitto in diversi paesi come la Grecia e la Francia approda finalmente in Inghilterra ( La Terra fertile per antonomasia, quando si parla di musica europea ). Vorrei aggiungere un ultimo ma interessante estratto di un libro, Correzione di Thomas Bernhard che tra l' altro ha espresso quasi ciclicamente la sua propensione alla '' britannicita' '': ( Pagina 100, Einaudi ) << E' sempre sorprendente constatare quanta gente vada proprio in Inghlterra gia' da giovane e spesso al momento giusto per potersi evolvere, e quasi tutti quelli che sono andati in Inghilterra sono diventati qualcuno, sono diventati personalita' importanti.....>>. 
Non potrei trovarmi piu' d' accordo con Bernhard, poiche', sebbene molti pensino che la vera maturita' artistica Allen l' abbia raggiunta nel forzato soggiorno parigino, e altri invece pensino, in generale, che sia l' America la VERA '' terra delle opportunita '', io penso, in primis, che senza Cambridge e senza l' incontro con Robert Wyatt, Allen sarebbe rimasto uno dei tanti bohemien stralunati e stra fatti di qualsiasi allucinogeno, e seconda cosa, penso che lo sguardo dell' Europa, magari non del mondo, debba concentarsi sull' isola d' oltremanica perche', che si voglia o no, quello e' '' il polo europeo della musica ''. 
Non stupisce che da li' partano tutte le mode e le ‘’ neo – culture ‘’.

MLV

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