giovedì 10 aprile 2014

Carenze di ferro

Abbiamo trovato questa curiosa possibilità di assimilare il ferro...e sembra che funzioni!
Fin dal Medioevo le persone che necessitavano di ferro si cibavano di mele nelle quali erano stati inseriti dei chiodi; gli acidi contenuti nella mela (soprattutto gli acidi malico e citrico) sciolgono infatti il ferro del chiodo e pertanto la mela stessa si arricchisce di questo prezioso metallo. Un buon rimedio per stimolare l’assimilazione del ferro consiste nel procurarsi da sei a otto grossi chiodi di ferro non zincati, quelli cioè che possono arruginire. I chiodi vanno sterilizzati per alcuni minuti in acqua bollente e poi inseriti in una mela biodinamica (o biologica N.d.R.) e dopo 24 ore, liberata dai chiodi, potrà essere mangiata; i chiodi vanno poi inseriti in una nuova mela per il giorno successivo. Non bisogna farsi impressionare dal fatto che la mela si presenta nera nei punti di inserimento dei chiodi, il sapore è quasi invariato. Dicono che la terapia sia assolutamente sensata e che la ruggine, pericolosa nel caso di ferite della pelle, non lo è se assunta tramite la digestione, in quanto lo stomaco armonizza quasi tutto. 
Provare per credere......

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