Siccome le pepite spesso le si trova senza accorgersene, sporche o magari immerse nella terra gia' scavata, oggi voglio parlare di un' artista che in molti gia' conoscono: Nas. Il newyorkese Nasir Jones ormai da vent' anni insegna nel mondo( E aggiungo a quegli sbarbatelli delle nuove leve americane come Lil' Wayne, J - Co, Drake, ecc.) a fare Rap e a comprovare, come se ce ne fosse ancora bisogno, la ricchezza e le possibilita' espressive di una lingua, seppur meno ricca rispetto ad altre, come l' inglese o, nel suo caso specifico, '' l'americano ''. Nonostante potrebbe essere interessante fare una cronistoria di questo immenso artista, penso sarebbe inutile, in prima istanza perche' esistono gia' altri siti che sono in grado di svolgere il compito con molta piu' precisione, alcuni in maniera egregia( Non sicuramente Wikipedia italiano), e in secondo luogo perche' a me non importa, penso anche voi, sapere quando e' nato, e quanti anni aveva quando ha vinto il primo disco d'oro. Premetto che e' importante sapere le radici e l'ambiente in cui un' artista nasce, ma io penso che si debba prima parlare di emozioni. Se un' artista non mi crea emozione, scintille e poi fuoco che divampa, se non sento almeno la puzza di bruciato, il fumo o le ceneri di quell' enorme fuoco io non ci penso neanche ad avventurarmi nelle quisquilie relative alla vita del suddetto. Detto questo, ritengo almeno di dovervi informare di alcune piccole cose che possono aiutarvi nel comprendere l'artista. Innanzitutto parliamo di un rapper newyorkese e, com' e' ovvio, non si puo' assolutamente porre un rapper newyorkese( Appartenente alla cosiddetta '' East Coast '') alla stregua di un rapper, per esempio, angeleno ( '' West Coast '') poiche' si parla di due mondi completamente diversi. Gli argomenti trattati, lo stile di musica, il modo di rappare, sono quasi antitetici benche' radunabili nello stesso insieme musicale. I rapper newyorkesi sono portati ad utilizzare principalmente basi minimali(Ovviamente senza toccare l' eccesso come i rapper d' oltre Manica: Ascoltate Boy in da corner di Dizzee Rascal per farsi un' idea, notevole tra l' altro la somiglianza con il primo Caparezza) e ad utilizzare una metrica piu' intricata( Ascoltasi Rakim o Wu - Tang Clan). I rapper angeleni o della costa occidentale, d' altro canto, preferiscono un rap piu' espressivo anche se magari piu' povero tecnicamente ( Tupac, anche se e' stupido dire che non fosse bravo tecnicamente, ma e doveroso notare che non fosse il miglior rapper mai esistito). In teoria, ci sarebbe anche il '' South sound '' e il '' Crunk '' ma non mi voglio dilungare troppo. Inoltre, oltre a parlare di un rapper della Grande mela, parliamo anche di un rapper, come avete spero capito dal nome, di fede islamica: consuetudine tra i neri in America dopo l' avvincente quanto fruttuosa propaganda nella Nation of Islam di cui fu anche capo un certo Malcolm X. Non e' l'unico ad essersi avvicinato alla religione islamica fra i rapper della costa orientale, Rakim per esempio fece lo stesso e non a caso influenzo' il giovane Nasir anche dal punto di vista poetico, e poi altri rapper famosi come Mos Def. Dopo questo, persino lungo, preambolo vorrei che ascoltasse quello che secondo me e' un pezzo che in tutto e per tutto fa comprendere la particolarita' e l' essere alieno da ogni stereotipo sull' Hip - Hop di questo '' Highlander '' di un tipo di musica che ha dominato la scena degli anni 90' e che continua a imperare sul mercato, anzi, su tutti i mercati, benche' abbia assunto forme diverse e , con grosso rammarico, di qualita' molto piu' bassa. Mi basta pensare a questi '' rapperini '' da discount che infestano le classifiche italiane con atteggiamenti da '' protesta sociale '' ( mi fa persino ridere pensare che questi possano protestare socialmente) e che si atteggiano a grandi star che non sono. Molti di questi non hanno neanche vissuto la vita da ghetto o, tutt' al piu', hanno vissuto in contesti sociali come le case popolari che niente hanno a che vedere con i quartieri popolari delle citta' americane come New York. Penso che abbiate capito in pieno di chi stia parlando percio' non perdo tempo a fare dei nomi( Se credete abbia paura di nominarli, ditemelo e lo faro' in un baleno). Comunque Nas e' stato artefice di molte canzoni e molti dischi di alto livello come Illmatic e di collaborazioni addirittura sfavillanti come quella, in quello che ritengo il miglior album degli ultimi dieci anni ossia Distant Realtives ( Vi invito, anzi, vi obbligo moralmente ad ascoltarlo per intero!), con uno dei copiosi figli del grande Robert Nesta, ossia Damian Marley . Una di queste e' Purple, tratta da '' The lost tapes '',e ve la voglio proporre. Sono sicurissimo che tra di voi ci sara' qualche intenditore di poesia. Percio' per farvi comprendere a pieno la grandezza di questo ragazzotto di colore vi invito a cogliere con che frequenza e in che modo si incastrano le allitterazioni e le rime nel suo flow che gia' di per se' e' ondulatorio e trascinante. A parer mio, il suo modo di cantare unito al ritmo piu' che essenziale della batteria e ad un suono quasi da piano bar, e' introspettivo e assolutamente poetico. Coleridge? Baudelaire? Kerouac? Forse li avrebbe fatti sfigurare....
Il Cercatore D' Oro
MLV
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