NSM - NON SOLO MUSICA - Blog di intrattenimento scritto a più mani: Musica, video, recensioni, Tv, Isola dei Famosi, poesia, curiosita ' mondo scientifico e tanto altro
Ieri,
mentre ero in procinto di assumere la mia quotidiana dose di musica, mi
sono imbattuto (sarebbe meglio dire ri -imbattuto) in un giovane
artista di Nottingham: Jake Bugg. Per chi non lo conoscesse, questo
ragazzotto del 1994, con il suo disco d'esordio omonimo del 2012, ha
ottenuto un successo strepitoso arrivando ad ottenere un disco di
platino in Gran Bretagna con circa 300 000 copie vendute ed ottenendo,
inoltre, il supporto della critica e di vari artisti inglesi di alto
retaggio. Fa riflettere il fatto che un artista, nel Regno Unito, debba
vendere almeno 300 000 copie per raggiungere il traguardo del platino
mentre in Italia, a parita' di abitanti, basti vendere un numero almeno
sei volte inferiore per raggiungere il medesimo risultato. Ma in
effetti, sebbene sia sconcertante, tutto cio' e' giustificabile; La
musica anglofona, avendo un raggio di azione piu' ampio di qualsiasi
altra lingua musicale al mondo, puo' facilmente raggiungere risultati
altisonanti, i quali potrebbero pero' risultare, con le debite
proporzioni, fallimentari come d’ alronde quelli nostrani.
Per farvi
capire cosa intendo, prendo ad esempio quello che disse Michael Jackson
dopo i risultati delle vendite di uno dei suoi ultimi cd, ossia che un
milione di copie vendute era, per lui, un fallimento enorme. Eppure
questo criterio non sembra poter essere adottato nei confronti del
giovane Jake Kennedy alias Bugg. Infatti, il diciannovenne propone una
musica che e' si catalogabile come anglofona, ma che nulla ha a che
vedere con artisti come Oasis, Coldplay, ecc. La musica di Jake( sebbene
odi, in assoluto, questo tipo di catalogazioni) si puo' descrivere come
un '' indie folk '' dove '' Indie'' sta per indipendente ( etichette
indipendenti) e/o per musica assimilabile al britpop( ascoltasi '' the
kooks '' e '' bloc party '' per farsi un' idea migliore) e folk sta per
folkloristico( in Italia, potremmo dire la musica neo - melodica, se non
addirittura la musica napoletana). Percio', parere personale, e'
strabiliante il risultato che ha ottenuto con la sua musica. Una musica
soffice, leggera, e che riprende gli '' antichi '' precetti del britpop e
li mischia a una scorrevolezza e piacevolezza estremamente giovanile,
il tutto condito da una voce gallagheriana - withiana. La grandezza di
questo ragazzo pero', e' sicuramente insita nel modo in cui e' esploso
nel mercato musicale inglese. Dal nulla. Esattamente dal nulla. Io, nel
mio angolo, metto le pepite, quelle che, scavando, trovo ogni giorno.
Ebbene Jake e' una pepita, una scoperta che allieta l'animo e fa ben
sperare per il futuro della musica, ma soprattutto una pepita che fa
pensare all' inutilita' che ci viene proposta da quella miriade di
soporiferi talent - show privi di talento, che forzano la scoperta di
giovani promesse che o si rivelano dei clamorosi flop o, se provvisti di
qualita', vengono sprofondati dal goffo tentativo dei discografici
italiani che dall' alto della loro piu' assoluta mancanza di
lungimiranza, cercano di preparare qualche pacco( qui anche nell'
accezione negativa del termine) regalo, a un prezzo addirittura piu'
alto dei dischi inglesi. Jake Bugg e' la dimostrazione di come la musica
odierna viva sul web o si formi dal nulla e non in televisione.
Lampante e' il paragone con gli Arctic Monkeys che, pur non volendo
scomodarli in questo momento, ben prima di lui avevano dato lezione in
questo senso. Ovviamente la scelta di stagnare nell' inutilita' musicale
e di torturarsi le orecchie a suon di tormentoni e barbiturici musicali
pre - confezionati, e', a tutti gli effetti, un nostro diritto. Chi
sono io per dirvi cosa e' piu' giusto fare? D' altronde sono '' solo ''
un coetaneo di Bugg. Un diciannovenne che sta cambiando il mondo
musicale. Spero che questo primo pezzo non sia stato troppo noioso,
anche se effettivamente lungo. Quindi vi lascio con il suo pezzo traino,
Two fingers. Ci rivediamo prossimamente. Buona notte ai fruitori di '' Non solo Musica '', dove la M e' Maiuscola.